Stiamo vivendo una bolla ?
I mercati da marzo 2020 ad oggi sono sempre più sconnessi con l’economia reale.
In un anno di pandemia l’SP500 e soprattutto il Nasdaq sono cresciuti moltissimo.
Molte persone si stanno chiedendo quando scoppierà questa bolla. Quando questa contraddizione tra mercati finanziari ed economia reale verrà al pettine.
Ovviamente “l’incongruenza” esiste e non può durare per sempre.
Di certo c’è molta confusione e l’idea di imminente crollo dei mercati che qualcuno ha, di certo non aiuta a fare investimenti ben ragionati.
Per capire se i mercati sono veramente in bolla o se sono saliti su criteri ragionevoli bisogna cercare dei riferimenti.
Da marzo ad oggi abbiamo assistito ad una ripresa a V dei mercati con una grande salita dei titoli tecnologici e dell’e-commerce che hanno beneficiato della pandemia (zoom, microsoft, amazon).
Ma è altresì vero che i mercati, anche europei, hanno visto una buona ripresa pure in settori diversi.
Quindi, gli operatori e gli investitori sono così “folli” da continuare ad investire su titoli azionari e aziende in una situazione economica disastrata, creando una bolla o non stiamo considerando qualche altro elemento?
Per capire se i mercati sono in bolla o meno, un indicatore interessante potrebbe essere il CAPE RATIO.
Il rapporto CAPE (noto anche come rapporto Shiller P / E o PE 10) è un acronimo per C yclicly- A djusted P rice-to- E arnings Ratio . Il rapporto è calcolato dividendo il prezzo delle azioni di una società per la media dei guadagni della società negli ultimi dieci anni, aggiustati per l’inflazione.
In parole povere, il CAPE RATIO analizzato su un mercato, ci indica che più è alto il suo valore e più il mercato lo stiamo pagando molto. Più è basso e più stiamo entrando a sconto.
Quindi siamo in bolla? Stiamo entrando a mercato su prezzi troppo alti rispetto a quelli che saranno nel prossimo futuro? Nel 2020, il CAPE RATIO (SHILLER PE RATIO) ha segnato 34, superando il valore di 30 come poche volte nella storia.
Pertanto se guardiamo questo indicatore siamo a valori alti di prezzi rispetto al prossimo futuro.

Stiamo quindi vivendo una bolla ?
Per dirlo non possiamo basarci solo sul CAPE RATIO di Shiller, anche se è un ottimo indicatore. Dobbiamo avere una visione più ampia del contesto socio-economico che stiamo vivendo.
Dall’analisi di periodo non possiamo non considerare l’andamento dei tassi di interesse. È vero che il PE RATIO di Shiller è alto ma è alto all’interno di un contesto di tassi di interesse mai così bassi e che per molto tempo non saliranno. Cosa vuol dire questo?
Vuol dire che più sono bassi i tassi di interesse e più le valutazioni degli investimenti salgono. Questo perché gli investitori non hanno altra strada che investire in titoli azionari (In realtà qualche altra strada esiste, ad esempio ORO e Bitcoin, ma sono strumenti complessi ai più).
Tenere i soldi in banca o investire nell’azionario non porterebbe ad alcun guadagno. Quindi in questa situazione, è vero che i prezzi delle azioni sono alte, ma non così esagerati se si pensa che i tassi di interesse sono molto bassi e che quindi possono portare a buoni rendimenti futuri sul mercato azionario.
Shiller, premio nobel dell’economia e padre del CAPE RATIO, ha inventato un nuovo strumento (EXCESS CAPE YIELD) che possa considerare il CAPE RATIO con l’andamento dei tassi di interesse.
Questo nuovo indicatore ci dice oggi che i prezzi sono alti ma non folli e quindi un prezzo giustificabile. Non si vedono nei prossimi mesi movimenti da azionario ad obbligazionario. Quasi nessuno oggi sposterebbe i soldi che ha investito in azioni verso le obbligazioni che rendono quasi zero, proprio perché i tassi di interessi sono altissimi,
Chi comprerebbe oggi delle obbligazioni che a 10 anni rendono quasi zero? Pertanto si resta sull’azionario continuando a investire (quindi a comprare).
Siamo pertanto di fronte al famoso TINA (There Is No Alternative). I soldi da qualche parte devono essere investiti. Da obbligazionario sono andati tutti sull’azionario.
Vogliamo aggiungere che le Banche Centrali stanno immettendo una massa enorme di valuta sui mercati per sostenere l’economia? Fino a quando le Banche Centrali immetteranno debito creando debito, i mercati riusciranno a tenere e anche a crescere. E’ evidente che il debito non può essere creato all’infinito. E prima o poi l’economia reale sarà presa in considerazione dai mercati.
Stiamo quindi vivendo una bolla ? Forse no. Per ora con tassi di interesse così bassi e forte liquidità sui mercati non possiamo dire che siamo di fronte ad una bolla. Almeno come fino ad oggi l’abbiamo concepita.