Si è chiusa l’ ottava settimana dell’anno con dei dati negativi.
Settimana molto importante perché oltre ad indicare la fine di febbraio, il giorno 24 febbraio ha segnato UN ANNO DALL’INIZIO DELLA GUERRA in UCRAINA.
Intanto vediamo insieme come si sono mossi i mercati finanziari in questa settimana.
indici Mondiali
Settimana negativa per gran parte degli indici mondiali. Dopo una bella salita da inizio anno stanno ritracciando in modo anche coerente con gli andamenti economici.
Quello che è interessante verificare è capire da un anno dall’inizio della Guerra in Ucraina in che situazione si trovano i mercati:
MIB -2,76% dal 24 febbraio 2022 al 24 febbraio 2023: +4,71%
DAX -1,76% dal 24 febbraio 2022 al 24 febbraio 2023: +4,45%
DOW JONES -3,00% dal 24 febbraio 2022 al 24 febbraio 2023: -3,65%
S&P500 -2,67% dal 24 febbraio 2022 al 24 febbraio 2023: -9,45%
NASDAQ -3,36% dal 24 febbraio 2022 al 24 febbraio 2023: -16,80%
Cosa ci dicono questi risultati? Innanzitutto che i mercati spesso sono “controintuitivi” e le “logiche da bar” non hanno evidenza e corrispondenza sui movimenti dei prezzi.
Chi a distanza di un anno da una Guerra “in Europa” avrebbe pensato che tutti gli indici europei in media performassero con un +5% mentre gli indici americani perdessero abbondantemente?
I mercati non sono prevedibili. Vanno studiati e seguiti. Questo i nostri corsisti lo sanno bene perché in ACCADEMIA OG è un mantra pilastro nella formazione.
Obbligazionario
Obbligazioni che continuano a scendere anche questa settimana e quindi aumentano i rendimenti. Germania sopra il 3%. Bond americano a 10 anni ha toccato il rendimento del 4%. Italia 4,43% e spread intorno a 190. Proprio nel momento che i tassi aumentano i rischi vengono trasferiti sul rendimento delle obbligazioni e quindi iniziano ad essere appetibili al mercato. Vedremo settimana prossima se inizieranno i grandi investitori ad entrare pesantemente sull’obbligazionario.
PIL Tedesco e Indice prezzi spese personali USA
In modo inaspettato venerdì il PIL tedesco dell’ultimo trimestre dell’anno scorso è risultato -0,4%, dato che porta a temere l’inizio della recessione per la Germania se anche il dato del primo trimestre 2023 dovesse risultare negativo. Questo potrebbe portare l’intera Europa in calo di produttività con tutte le conseguenze per economia e posti di lavoro.
Dato preoccupante anche quello sui prezzi delle spese personali che aumentano dello 0,6% nel solo mese di Gennaio negli Stati Uniti. Questo dimostra che il peso dell’inflazione si fa sentire anche sulle spese primarie dei consumatori.
Dollaro
Abbastanza stabile questa settimana la moneta americana che con EURUSD rimane sotto 1,07. Questo comporta molti investitori americani puntare su titoli europei, visto che è da almeno 5 anni che il dollaro non era così forte sull’euro.
Di fronte a dati così negativi su inflazione prezzi e PIL comunque i mercati sembrano tenere. Evidentemente hanno già scontato il tutto e probabilmente gli investitori pensano che questi prezzi siano adeguato per poter entrare a mercato o tenere le proprie posizioni.
Ormai ci sono molte aziende a prezzi interessanti e anche se si avvicina la recessione è probabile che fra qualche anno il loro valore sarà più alto.
Facciamo un esempio: Amazon solo un mese fa valeva 102 dollari. Oggi è a 88 dollari.
Su questa azienda i nostri analisti hanno evidenziato ottimi livelli di ingresso per i nostri corsisti abbonati.
La price action degli indici e di molte aziende ci dicono al momento che ulteriori ribassi sono belle probabilità di acquisto.
Andiamo a vedere i livelli del NASDAQ:

Il Nasdaq è di fronte ad un bivio. Se settimana prossima l’area 11900 12000 farà da supporto potrebbe mantenere il suo andamento rialzista per andare a ritoccare 12200/12500. Se invece questo supporto dovesse venir rotto anche su un grafico daily Potrebbe vedere una discesa più decisa fino a 11600 e in caso anche a 11250.
Facciamo grande attenzione quindi a questa area importantissima tra 11900 e 12000.
Nel frattempo che il mercato ha iniziato un suo storno e un “rifiato” dovuto ai dati negativi, ci stiamo “divertendo” insieme ai nostri corsisti nello scalping quotidiano, seguendo il DAX la mattina e il NASDAQ il pomeriggio con la nostra tecnica testata e strategia OG. Anche questa settimana è stata ricca di spunti, guadagni e di continua formazione, come avete potuto vedere nella nostra chat telegram principale.
A controprova di questo vi postiamo il DIARIO DI TRADING di questa settimana dove sono indicati i 18 trade analizzati in diretta insieme ai nostri corsisti nella nostra chat supporto.
Per praticità con i corsisti usiamo la size minima di 1 euro a punto sugli indici DAX e NASDAQ. E anche con questa minima size 220 euro di guadagno ci sono stati.
Quello che conta però è la ROI totale: +20% in una sola settimana.
Partendo da un capitale di 1000 euro siamo arrivati a 1220 euro. Questo ovviamente si può fare anche con capitali da 5000 euro che con una ROI del 20% portano al guadagno di circa 1000 euro a settimana. E si può guadagnare anche quando ci sono dati negativi che fanno scendere il mercato azionario.

Il percorso Trading Winner ha portato centinaia di nostri corsisti a cambiare mentalità sui mercati e soprattutto a saperli leggere. Siamo ormai tantissimi e vogliamo dare loro sempre il miglior supporto possibile quotidiano.
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