Cos’è la finanza comportamentale?
Da un po’ di tempo si parla sempre più di finanza comportamentale. Cos’è? A cosa serve?
La finanza comportamentale è una branca dell’economia che insieme alla psicologia e alla psicologia sociale parte dalla tesi che le persone non si comportano in modo completamente razionale quando investono.
Inoltre ritiene che i mercati non siano del tutto efficienti.
La finanza comportamentale, quindi, indaga gli schemi dei comportamenti individuali e sociali nei mercati finanziari e come questi influiscano poi nelle scelte degli investitori.
L’obbiettivo della finanza comportamentale è individuare errori che si commettono nel trading e nelle scelte di investimento che sono legati alla irrazionalità e all’emotività.
Dopo aver messo in luce i motivi che portano a cadere in tali errori, la finanza comportamentale aiuta a modificare proprio i comportamenti che inducono a tali scelte fallaci che danneggiano il trading o portano in perdita l’investimento.
Tali errori vengono classificati in due categorie: EMOTIVI e COGNITIVI. I primi derivano dalle emozioni (paura, panico, ottimismo, euforia, avidità, ecc…). I secondi, quelli cognitivi (detti anche bias cognitivi) sono dovuti a ragionamenti distorti che portano ad azioni non performanti o fallaci. Esempii di bias cognitivi sono l’avversione alla perdita, la valutazione errata delle informazioni e l’eccesso di sicurezza. Solo per citarne alcuni dei più importanti.

La finanza comportamentale è sempre più tenuta in considerazione per gli invnestimenti dagli istituti finanziari e dalle SICAV (società di investimento a capitale variabile). Non a caso ben tre Premi Nobel per l’economia negli ultimi anni sono di matrice comportamentale.
Cos’è la finanza comportamentale? E come ci può aiutare negli investimenti?
Uno studio di analisi tecnica e una buona conoscenza di analisi fondamentale sono indispensabili per un trader che ha intenzione di investire i propri soldi sul mercato in modo autonomo e continuo.
Senza però un controllo delle proprie emozioni e senza la conoscenza degli errori cognitivi che si possono commettere quando si compiono scelte riguardanti gli investimenti, tutto il resto potrebbe venire vanificato o comunque non portare i risultati sperati.
La finanza comportamentale, a questo proposito, ci può aiutare a gestire meglio il trading. Ci può rendere coscienti di errori in cui si può incorrere e quindi è più facile poi evitarli.
Come sappiamo, di fronte a una qualsiasi novità è fondamentale un approccio corretto per il raggiungimento di un obiettivo.
A volte, di fronte alle prime perdite finanziarie ci si lascia prendere dallo sconforto o dalla tentazione di recuperare il prima possibile ciò che si è perso.
Prendono il sopravvento l’emotività e i processi cognitivi erratici, portando a compiere, la maggior parte delle volte, scelte avventate e scorrette, tralasciando la tecnica. Anche in questo caso, una buona consapevolezza delle teorie della finanza comportamentale può salvarci il portafoglio.
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